Su Tandem, una radio libera.

La Radio è chi la fa, ma soprattutto chi la sostiene.” Cinque anni fa lo slogan per dirvi di sostenere la radio libera sudtirolese era semplice ed efficace, anche per descriverci.

🎙 La radio è chi la compone, perché non abbiamo editori a dettarci cosa e come essere, neppure una linea editoriale. Abbiamo un gruppo di persone che, trasmettendo o meno, contribuisce a portare avanti un progetto in modo volontario e gratuito. L’idea è sempre quella di dare una voce a chi non ha la possibilità di essere ascoltato altrove, aiutando ciascuno a poter arrivare a trasmettere nell’etere, perché ci sembra un’esperienza e un orizzonte ancora importante. Lo abbiamo fatto in moltissime lingue e forme differenti, abbiamo trasmesso insieme a persone lontane centinaia di km e chi invece ha viaggiato moltissimo per essere con noi, nei nostri studi o palchi nella conca bolzanina. Ma Radio Tandem non è un continuo microfono aperto, una radio libera non lo è per chiunque o qualunque cosa: è una radio con due palinsesti stagionali all’anno, con una struttura e una storia. E’ una Radio che non intende affatto aprirsi a quanti non si riconoscono nei valori dell’antifascismo, nella difesa di chi è discriminato e più debole. E’ una radio che lavora per offrire programmi di qualità, ma soprattutto un ambiente sereno: il fatto che molti impieghino il loro tempo merita ed esige rispetto, altrimenti non può esistere alcun tipo di collaborazione.

🚲 Purtroppo una radio ha bisogno di moltissimo lavoro organizzativo, perché un palinsesto da oltre venti trasmissioni locali, integrate con produzioni esterne e l’informazione del network di Popolare ha bisogno di enormi risorse. Vi sono persone che dedicano il loro volontariato per Tandem esclusivamente a questo aspetto: provvedono a trovare le risorse economiche mancanti, gestiscono gli aspetti burocratici, organizzano eventi, si occupano della manutenzione tecnica e di coordinare le diverse trasmissioni. Da qualche anno ci siamo abituati a chiamare “cda” questo gruppo di persone, ma è solo un obbligo giuridico: il cambio di stato sociale ha portato con sé il dover identificare persone precise per alcuni ruoli, ma abbiamo una struttura decisionale informale e “a fisarmonica”, con diversi gruppi che si occupano di aspetti specifici della radio. Ci stringiamo e allarghiamo in base alle disponibilità, alle capacità ma soprattutto alle responsabilità che ciascuno intende assumersi. Le decisioni cui si arriva non sono mai personali, ma provano a tenere conto del punto di vista di tutti e spesso sono quindi discussioni lunghe e travagliate, a volte senza arrivare a nessuna sintesi. Ma è un lavoro completamente volto a continuar a essere Radio Tandem.

📻 La radio è chi la ascolta. Perché è chi sta dall’altra parte dell’apparecchio a rendere tutto questo possibile e necessario: chi ci ascolta ci sostiene abbonandosi, partecipando agli eventi o alle raccolte fondi, oppure partecipando come volontario per dare una mano.

Come abbiamo detto, tra questi soggetti deve esistere innanzitutto rispetto: come chi trasmette deve offrire un programma di qualità per chi ascolta, così dovrà avere fiducia nelle decisioni collettive dell’organizzazione e chi la compone, che a sua volta lavora affinché tutto funzioni. Non sono ruoli fissi o predefiniti, ma responsabilità derivanti da un percorso e un impegno: ciò che trasmettiamo, per quanto importante e necessario per una radio, è solo la punta dell’iceberg. Sommerso vi è tutto un mondo che un gruppo di volontari cerca di portare avanti insieme, lavorando e discutendo.

Speriamo di aver fatto chiarezza su cosa sia “Tandem”. Non si tratta di un bene di pochi, uno strumento in mano a persone in cerca di situazioni di potere. È una costellazione di tanti gruppi di persone, tenuti insieme dalla bellezza di fare ancora, nel 2020, una radio libera. Ma libera veramente.